Riepilogo
  • Giorni mancanti
    60
  • Investitori
    N/D
  • Patrimonio
    della cooperativa
    400.774 €
  • Investimento min/max
    15.000 / 300.000€
  • Tipologia progetto:
    EFFICIENZA ENERGETICA
  • Tipologia di società
    Cooperativa - Società per Azioni
  • Target di raccolta minimo
    100.000 €
  • Target di raccolta massimo:
    300.000 €
  • Patrimonio
    della cooperativa:
    400.774€
  • Investimento min/max:
    15.000/300.000€
  • Data apertura campagna:
    2025-11-27
  • Data chiusura campagna:
    2026-01-30



In cosa sto per investire

WeVèz apre la propria campagna di aumento di capitale rivolta a Soci Finanziatori, con l’obiettivo di replicare il proprio modello pilota della Comunità Energetica di San Lazzaro di Savena su nuovi territori da rendere attivi nella transizione energetica.

WeVèz intende raccogliere fino a 300.000 euro attraverso l’emissione di Azioni Soci Finanziatori, al fine di completare l’avvio della Comunità Energetica Rinnovabile di San Lazzaro di Savena e sviluppare nuove configurazioni energetiche.




Il supporto di Coopfond

La campagna di WeVèz è sostenuta da un partner d’eccellenza: Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop, nato per promuovere e sviluppare la cooperazione in Italia e punto di riferimento per l’economia sostenibile del Paese. Con questa iniziativa, Coopfond conferma la propria fiducia nel progetto e nella sua capacità di generare valore economico, sociale e ambientale, impegnandosi a raddoppiare ogni euro investito dalla community su Ener2Crowd attraverso un meccanismo di matchfunding unico nel suo genere.

In concreto, Coopfond procederà alla sottoscrizione di Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP),  per un importo massimo di 150.000 euro, investendo al di fuori della piattaforma.
Ciò significa che ogni investimento effettuato dagli utenti Ener2Crowd avrà un impatto immediato e moltiplicato, grazie al contributo di un fondo istituzionale solido e di lungo corso.

Il coinvolgimento di Coopfond rappresenta un riconoscimento concreto della serietà, della visione e del potenziale di WeVèz, e un segnale forte per tutti gli investitori che vogliono partecipare a un progetto cooperativo ad alto impatto, sostenuto da uno dei più autorevoli protagonisti della finanza etica e mutualistica italiana.

Il Progetto

WeVèz è una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) che permette a cittadini, aziende ed enti locali di condividere e consumare energia prodotta da fonti rinnovabili. È stata una delle realtà vincitrici del Bando regionale dell’Emilia-Romagna per lo sviluppo delle CER ed è tra le prime in Italia ad aver completato la rendicontazione di uno studio di fattibilità tecnico-economico nel 2024.

Il progetto di San Lazzaro rappresenta il primo passo del modello WeVèz: una configurazione pilota che ci permetterà di dimostrare la sostenibilità tecnica, economica e sociale della nostra Comunità Energetica. La raccolta di capitale tramite questa campagna di crowdfunding è finalizzata a creare le basi economiche e operative per replicare il modello in altri Comuni, accelerando la diffusione di nuove CER nel territorio.

La missione di WeVèz è rendere l’energia più democratica, sostenibile e locale, promuovendo inclusione sociale e innovazione tecnologica. Con un approccio cooperativo e mutualistico, l’obiettivo è facilitare la transizione energetica, ridurre le emissioni di CO₂ e generare benefici economici e ambientali per tutti i membri. Il progetto si inserisce quindi in un contesto strategico in cui la transizione energetica non rappresenta soltanto un obiettivo ambientale, ma anche un’opportunità per costruire comunità più resilienti e indipendenti dal punto di vista energetico.

Chi sono i soci di una CER

All’interno della CER distinguiamo tre ruoli operativi. Il consumer utilizza l’energia condivisa senza produrla; il prosumer la utilizza e può anche immettere in rete quella che produce; il cliente finale usufruisce dei servizi della cooperativa senza entrare in una specifica configurazione CER. Queste posizioni definiscono come si accede ai servizi e come si beneficia della condivisione dell’energia secondo il regolamento interno. 

Tecnologia e servizi

L’impianto fotovoltaico sarà realizzato con oltre 1.500 pannelli di ultima generazione, concepiti per garantire la massima resa e durabilità nel tempo. La connessione diretta alla cabina primaria di San Lazzaro assicurerà efficienza e stabilità nella distribuzione dell’energia prodotta, riducendo al minimo le dispersioni e valorizzando ogni chilowattora generato.
L’energia ottenuta non rimarrà un mero dato tecnico, ma sarà concretamente condivisa e redistribuita tra famiglie, negozi e imprese del territorio, permettendo ai membri della comunità di beneficiare di una riduzione dei costi delle bollette e di accedere agli incentivi statali dedicati alle Comunità Energetiche Rinnovabili.
In questo modo, la tecnologia diventa lo strumento attraverso cui WeVèz traduce l’innovazione e la sostenibilità in un vantaggio economico tangibile e in una maggiore autonomia per la collettività locale.

Riduzione dei costi energetici

La solidità economica del progetto è garantita da una combinazione di fonti di ricavo che ne assicurano la sostenibilità nel tempo. Oltre agli incentivi previsti dal GSE per le Comunità Energetiche Rinnovabili, la comunità di San Lazzaro beneficerà della riduzione diretta dei costi energetici in bolletta per famiglie e imprese, nonché di convenzioni attive con partner energetici che rafforzano ulteriormente la stabilità finanziaria del modello. Questa struttura permette di generare entrate ricorrenti e prevedibili, capaci di resistere anche alla naturale volatilità del mercato energetico e di offrire ai partecipanti un orizzonte di rendimento stabile e duraturo. In prospettiva, l’aggregazione di nuovi membri e la possibilità di replicare il modello in altri contesti locali contribuiranno ad ampliare ulteriormente la base economica e a consolidare la crescita di WeVèz nel medio-lungo periodo.

Dimensione sociale e cash-back

San Lazzaro non è soltanto un impianto fotovoltaico, ma un vero e proprio laboratorio sociale capace di generare valore per l’intera comunità. Il progetto rafforza il legame tra cittadini, imprese ed enti pubblici, creando un tessuto più coeso e partecipativo.
Attraverso la redistribuzione dei benefici economici ed energetici contribuisce a contrastare la povertà energetica, rendendo accessibili i vantaggi della transizione verde anche alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Attraverso un meccanismo di cash-back, l’incentivo concretizzato potrà essere messo a disposizione delle attività locali. Allo stesso tempo, trattenendo ricchezza e valore sul territorio, la comunità energetica produce un impatto positivo sia dal punto di vista ambientale sia da quello sociale, dimostrando come la sostenibilità possa tradursi in crescita condivisa e inclusiva. Inoltre, l’iniziativa stimola un senso di appartenenza e responsabilità collettiva, promuove pratiche di consumo più consapevoli e crea nuove opportunità di collaborazione tra cittadini e istituzioni.

Il modello da replicare

Il progetto pilota della Comunità Energetica di WeVèz è la realizzazione della configurazione di San Lazzaro di Savena (Bologna), che ospiterà il primo impianto fotovoltaico da 1 MWp, attualmente in costruzione e con inaugurazione prevista entro la fine del 2025. Questo impianto di proprietà della Comunità Energetica, grazie alla sua potenza e alla tecnologia avanzata con cui è in realizzazione, sarà in grado di produrre circa 1.500.000 kWh all’anno, una quantità di energia sufficiente a coprire i consumi annuali di circa 500 famiglie, 25 esercizi commerciali e 10 aziende del territorio.
In questo modo San Lazzaro diventerà un vero e proprio punto di riferimento per la produzione e la condivisione di energia rinnovabile a livello locale, fungendo da modello pilota in grado di ispirare altre comunità e territori.
Questo primo impianto è il prototipo di un modello replicabile: grazie alla campagna di crowdfunding, WeVèz potrà disporre delle risorse necessarie per estendere la propria rete di Comunità Energetiche nei Comuni limitrofi e in altri territori italiani, rendendo la transizione energetica un progetto collettivo e scalabile.

L’impatto ambientale del progetto è altrettanto significativo: la produzione dell’impianto consentirà infatti di evitare l’emissione di circa 750 tonnellate di CO₂ all’anno, un risultato che equivale alla capacità di assorbimento di oltre 35.000 alberi piantati. Questi numeri rendono immediatamente percepibile la portata del beneficio che il progetto WeVèz porta al territorio e al pianeta, coniugando sviluppo energetico, sostenibilità e benessere della comunità. L’intervento avrà effetti positivi anche a livello educativo e culturale, rafforzando la consapevolezza della popolazione sull’importanza della transizione verde.

Il contesto normativo favorevole


Il contesto normativo rappresenta un ulteriore elemento di stabilità. Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono sostenute da incentivi nazionali gestiti dal GSE e da fondi europei come il PNRR e il FESR, strumenti che garantiscono un sostegno economico concreto e di lungo periodo a chi investe in progetti di questo tipo. L’allineamento agli obiettivi europei di neutralità climatica al 2030 e al Green Deal europeo rafforza la coerenza del progetto con le politiche energetiche e ambientali in corso.
Il quadro regolatorio per le Comunità Energetiche Rinnovabili è oggi definito e coerente a livello europeo e nazionale. La Direttiva RED II, recepita in Italia con l’art. 42-bis del D.L. 162/2019 e con il D.Lgs. 199/2021, è stata completata dal DM CER 414/2023 e dalle Regole Tecniche e Operative del GSE, che chiariscono requisiti, iter autorizzativi e accesso agli incentivi per l’energia condivisa. Questo insieme di norme attribuisce certezza giuridica alle iniziative e consente pianificazioni pluriennali per lo sviluppo di nuove configurazioni.
ARERA, con le delibere 318/2020 e 727/2022 (TIAD), ha disciplinato misurazione, valorizzazione e riparto dell’autoconsumo diffuso, stabilendo criteri uniformi per il calcolo dei benefici economici erogati dal GSE. La standardizzazione dei parametri tecnico-economici facilita l’impostazione di modelli di progetto comparabili e scalabili, riducendo l’incertezza operativa lungo tutto il ciclo di vita delle configurazioni.
La normativa consente l’attivazione di CER e CACER su rete esistente e l’operatività entro il perimetro della cabina primaria, favorendo una diffusione modulare su più territori. Il caso di San Lazzaro, definito nel relativo master plan con il perimetro di cabina e l’analisi di prossimità, rappresenta un pilota replicabile secondo la medesima logica tecnica e amministrativa.

Unicità del progetto

San Lazzaro rappresenta il modello replicabile di WeVèz: un esempio concreto di come le comunità possano diventare protagoniste della transizione energetica. Investendo nel progetto pilota di San Lazzaro, gli investitori potranno rendere possibile la replicabilità su più territori: si libereranno risorse che verranno dedicate alle attività autorizzative necessarie alla costruzione di nuovi impianti a fonti rinnovabili.
WeVèz si posiziona così come pioniere in Italia nello sviluppo delle CER, con l’ambizione di diffondere questo approccio in altri territori. La sua unicità risiede nella capacità di coniugare innovazione tecnologicaimpatto ambientale e inclusione sociale in un’unica strategia integrata, offrendo non solo un investimento sostenibile, ma anche un percorso che mette al centro le persone e il territorio. Questo approccio distintivo permette a WeVèz di proporsi come un soggetto in grado di guidare il cambiamento e di creare una rete di comunità energetiche che, partendo da San Lazzaro, potrà diffondersi progressivamente a livello regionale e nazionale.


Il Titolare del Progetto

                   
 

WeVèz è una società cooperativa per azioni con sede a Bologna, nata con l’obiettivo di sviluppare e gestire Comunità Energetiche Rinnovabili sul territorio italiano. La sua natura cooperativa riflette la missione di fondo: mettere al centro le persone e le comunità locali, garantendo un modello inclusivo, democratico e partecipativo. Ogni socio può contribuire al progetto non solo come beneficiario dei vantaggi economici ed energetici, ma anche come parte attiva nella governance e nello sviluppo delle iniziative.
La società è stata riconosciuta e premiata nel 2024 come una delle prime CER dell’Emilia-Romagna a completare lo studio di fattibilità tecnico-economico previsto dal bando regionale, distinguendosi per solidità organizzativa e capacità di visione.
L’adesione al quadro normativo nazionale ed europeo sulle energie rinnovabili garantisce a WeVèz un posizionamento sicuro e coerente con le strategie di lungo periodo in materia di sostenibilità.


LA SQUADRA OPERATIVA

La squadra alla guida di WeVèz è composta dai due fondatori Paolo Benfenati e Matteo Fini, ai quali si affiancano figure con esperienze complementari nei settori delle energie rinnovabili, della gestione amministrativa e finanziaria e della cooperazione sociale.

Paolo Benfenati vanta oltre trent’anni di esperienza nei settori dell’information technology, dell’efficienza energetica e delle start-up. Ha lavorato in contesti multinazionali e porta con sé competenze avanzate in big data, cloud computing, business intelligence e intelligenza artificiale. La sua missione è quella di mettere questo patrimonio di conoscenze al servizio dei giovani, della comunità e dell’ambiente, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile e inclusivo.

Matteo Fini, laureato in ingegneria meccanica, ha sviluppato un percorso professionale che lo ha portato a ricoprire incarichi di crescente responsabilità fino a diventare Direttore delle Operation in una multinazionale metalmeccanica. Dopo aver gestito impianti complessi in diversi paesi, ha deciso di dedicarsi al tema ambientale e alle energie rinnovabili, spinto anche dal rapporto di collaborazione con Paolo e dalla volontà di mettere le proprie competenze a disposizione della comunità.

In sintesi, WeVèz si presenta come un soggetto solido, innovativo e radicato nel territorio, capace di coniugare sostenibilità ambientale, inclusione sociale e ritorni economici. La cooperativa incarna un nuovo paradigma di impresa energetica: non più centrata esclusivamente sul profitto, ma orientata a generare valore diffuso e duraturo per le comunità che ne fanno parte.

Il Piano Industriale

Il piano industriale di WeVèz nasce con l’obiettivo di trasformare San Lazzaro di Savena in un modello di riferimento per la transizione energetica locale e nazionale. L’impianto fotovoltaico da 1 MWp, attualmente in fase di costruzione, rappresenta solo il primo tassello di una strategia di sviluppo più ampia.
Per finanziare le realizzazioni successive avvio della Comunità Energetica di San Lazzaro, WeVèz ha avviato una campagna di equity crowdfunding che prevede l’aumento di capitale sociale attraverso l’ingresso di nuovi soci finanziatori. L’operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione e si svolge in parallelo con l’investimento di Coopfond, che partecipa in qualità di investitore istituzionale sottoscrivendo strumenti finanziari partecipativi. Questa scelta rafforza ulteriormente la solidità dell’iniziativa e testimonia la fiducia di un partner di rilievo nazionale nel progetto.
Il capitale raccolto sarà utilizzato per liberare le risorse attualmente impiegate nella realizzazione dell’impianto fotovoltaico da 1 MWp a San Lazzaro di Savena e alla copertura delle spese connesse alla messa in esercizio della comunità, affinché vengano destinate al sostegno del piano industriale ed alla diffusione di nuove configurazioni di Comunità Energetiche. Ogni azione di finanziamento ha un valore nominale di €500 ed è riservata ai soci finanziatori. 

FINO AL 2025

Il business plan di WeVèz si fonda su una proiezione economico-finanziaria solida e realistica, basata su ricavi derivanti dalla produzione e condivisione dell’energia rinnovabile, dagli incentivi GSE e dalle convenzioni stipulate con i partner energetici.
Nell’esercizio 2025 i ricavi hanno registrato una flessione rispetto a quanto pianificato, riconducibile allo slittamento dell’avvio dell’impianto fotovoltaico di San Lazzaro di Savena, al posticipo dei ricavi da consulenza e community engagement e alla partenza rinviata di alcuni contratti previsti nella parte finale dell’anno. Si tratta prevalentemente di effetti di calendario: il valore è atteso in entrata nei periodi successivi, con maggiore visibilità sulla qualità dei flussi.
Nel frattempo, la gestione operativa è rimasta disciplinata: costi diretti e amministrativi sotto controllo, spese presidiate e sostenibilità economica complessiva preservata. La redditività risulta compressa per effetto dei minori volumi, dinamica fisiologica in una fase in cui si costruiscono gli asset e si prepara la messa a regime della comunità energetica.
La struttura patrimoniale resta solida e coerente con le prospettive del piano industriale, con coperture adeguate a sostenere gli investimenti e l’avvio delle nuove configurazioni CER. La pipeline è in esecuzione e San Lazzaro di Savena rappresenta il riferimento operativo su cui innestare ulteriori sviluppi, anche come modello replicabile.
A supporto di questo percorso si aggiunge una validazione esterna: un finanziamento a fondo perduto di 150.000€ concesso dalla Regione Emilia-Romagna per l’impianto di San Lazzaro di Savena, che conferma la credibilità tecnica e industriale del progetto.
L’attenzione resta puntata sul completamento degli asset e sull’attivazione progressiva dei flussi: ci aspettiamo un miglioramento graduale con l’entrata in esercizio degli impianti e il rafforzamento delle linee di servizio, mantenendo un approccio prudente ma orientato alla crescita.

Dal 2026 al 2029

Dal 2026 si apre per WeVèz una fase di esecuzione ordinata e scalabile. Con la chiusura dell’esercizio 2025 e la realizzazione dell’impianto fotovoltaico di San Lazzaro di Savena, insieme al relativo community engagement, si conclude la fase di start-up a cui gli Amministratori hanno contribuito direttamente con deleghe operative. In questi anni sono stati costruiti il modello organizzativo, quello tecnico e quello comunitario della Cooperativa: attività di sviluppo, progettazione, relazioni istituzionali e promozione territoriale che sono state in larga parte capitalizzate perché costituiscono un asset immateriale strategico destinato a generare valore nel medio periodo. Questo patrimonio di competenze, strumenti e relazioni è il “cuore replicabile” del modello WeVèz da estendere in nuovi contesti per l’attivazione di ulteriori Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Sul piano degli investimenti, il nuovo Piano Industriale non prevede, al momento, la realizzazione diretta di ulteriori impianti di proprietà della Cooperativa. La priorità è concentrare risorse sullo sviluppo di nuovi impianti fotovoltaici da trasferire a società veicolo dedicate alla costruzione e gestione. In presenza di adeguate risorse finanziarie, WeVèz potrà acquisire partecipazioni di minoranza in tali veicoli, accompagnando investitori terzi nell’esecuzione e mettendo l’energia prodotta a disposizione della Cooperativa e delle proprie CER collegate.

L’obiettivo è raggiungere entro il biennio 2027–2028 una potenza installata aggregata di circa 5 MW: 2 MW già presenti (Imola e San Lazzaro di Savena), 2 MW in pipeline (Molinella e Ozzano Emilia 1) e 1 MW aggiuntivo nel corso del 2026 (Ozzano Emilia 2).
La traiettoria economica riflette la progressiva messa a regime delle configurazioni CER e la maturazione dei ricavi legati all’energia condivisa, alle attività di community engagement e ai fondi pubblici per la transizione energetica. Le attività consulenziali previste nella fase di avvio lasceranno spazio a servizi continuativi alle comunità costituite, secondo un modello di ricavi ricorrenti e scalabili, allineato alla missione mutualistica.

Le linee strategiche 2026–2029 sono due: consolidare e gestire in modo efficiente le CER attive, con l’obiettivo di raggiungere cinque configurazioni operative entro il 2029; estendere il modello WeVèz in altre aree dell’Emilia-Romagna e regioni limitrofe, valorizzando partnership con enti locali e cooperative territoriali.

In sintesi, dal 2026 WeVèz passa da una fase di costruzione a una fase di consolidamento e crescita disciplinata: l’asset di San Lazzaro di Savena e la pipeline in corso forniscono basi concrete per ampliare il numero di configurazioni attive, aumentare progressivamente i flussi ricorrenti e rafforzare la capacità della Cooperativa di sostenere la transizione energetica sui territori.

Scarica il piano economico finanziario cliccando qui

CATEGORIE DI AZIONI

Struttura generale

Le Azioni di Soci Finanziatori emesse dalla Cooperativa sono nominative, indivisibili e trasferibili esclusivamente nei limiti e alle condizioni previste dallo Statuto e dal Regolamento, con necessaria approvazione preventiva del Consiglio di Amministrazione. Ciascuna azione ha valore nominale pari a euro 500,00 (cinquecento/00) e rappresenta una quota del capitale sociale riservata a investitori aderenti alla Cooperativa, in qualità di Soci Finanziatori, ai sensi dell’art. 2526 c.c.

Le azioni di nuova emissione sono destinate a rafforzare la struttura patrimoniale della Cooperativa in funzione dello sviluppo dei progetti di produzione e condivisione energetica da fonte rinnovabile, anche attraverso l’attivazione di configurazioni CACER e CER, nel rispetto della normativa applicabile, del D.lgs. 199/2021 e del D.M. 414/2023 (c.d. “DM CER”).
L’investimento ha una durata minima di 60 (sessanta) mesi, decorso il quale il Socio Finanziatore potrà esercitare il diritto di recesso ad nutum, al valore nominale delle azioni sottoscritte, mediante preavviso scritto alla Cooperativa nei termini e nelle modalità indicate nel Regolamento.
La distribuzione dei dividendi minimi garantiti, in presenza di utili, avviene entro 60 giorni dall’approvazione del bilancio; qualora l’utile di esercizio non consenta la piena corresponsione, la quota residua è differita e recuperabile nei successivi esercizi, entro il termine dei 60 mesi di partecipazione, nei limiti degli utili distribuibili.
In caso di scioglimento della Cooperativa, le Azioni dei Soci Finanziatori godono di prelazione nel rimborso del capitale sociale rispetto alle azioni ordinarie, fermo restando il rispetto della postergazione alle perdite di esercizio e delle norme in materia di mutualità prevalente.
A tutti i Soci Finanziatori, a prescindere dalla categoria di appartenenza, sono riconosciuti:

  • il diritto di co-vendita (tag along) in caso di trasferimento della maggioranza delle azioni dei Soci Finanziatori;
  • il diritto di partecipare, nei limiti previsti dallo Statuto, alle deliberazioni assembleari aventi incidenza sui loro diritti patrimoniali e amministrativi;
  • le ulteriori prerogative previste dagli artt. 15 e ss. dello Statuto e dal Regolamento.

Si precisa che tutti gli investimenti sono sospensivamente condizionati all'accettazione della domanda di ammissione a socio finanziatore della cooperativa e, per tale ragione, lo svincolo dei capitali avverrà solo a valle della delibera del Consiglio di Amministrazione del Titolare del Progetto.

Categoria A – investitori con diritti economici e amministrativi

La Categoria A è destinata a investitori – persone fisiche o giuridiche – che sottoscrivano un importo complessivo non inferiore a euro 15.000,00 (pari a n. 30 azioni).

Tali azioni conferiscono un dividendo minimo del 4% (quattro per cento) annuo sul valore nominale, da corrispondersi in presenza di utili distribuibili.

Le azioni di Categoria A attribuiscono diritto di voto in assemblea, nella misura di un voto per ogni azione sottoscritta, fermo restando che i voti complessivamente esprimibili dai Soci Finanziatori non potranno superare un terzo dei voti complessivi dell’assemblea.

Ove tale soglia fosse superata, i voti dei Soci Finanziatori saranno automaticamente ridotti in misura proporzionale, applicando il coefficiente correttivo previsto dallo Statuto.

Ai titolari di Azioni di Categoria A spetta inoltre:

  • il diritto di nominare un (1) amministratore della Cooperativa;
  • il diritto di nominare un (1) sindaco effettivo e un (1) sindaco supplente ovvero, in mancanza di Collegio Sindacale, un (1) revisore legale dei conti;
  • il diritto di nominare un (1) liquidatore in caso di scioglimento della Cooperativa.

Restano ferme le ulteriori prerogative di recesso, prelazione, postergazione e co-vendita comuni a tutte le categorie.

Categoria B – investitori senza voto (persone giuridiche)

La Categoria B è riservata alle persone giuridiche che sottoscrivano un importo inferiore a euro 15.000,00 (pari a un minimo di n. 10 azioni, per un valore complessivo di euro 5.000,00).

Le azioni di questa categoria non conferiscono diritto di voto, ma garantiscono un dividendo minimo pari al 5% (cinque per cento) annuo, da liquidarsi in presenza di utili.

I Soci Finanziatori di Categoria B godono di tutte le tutele comuni, inclusi il diritto di prelazione in sede di liquidazione, la postergazione rispetto alle perdite, il diritto di recesso ad nutum dopo 60 mesi e la clausola di tag along in caso di cessione della maggioranza.

Categoria C – investitori senza voto (persone fisiche)

La Categoria C è riservata alle persone fisiche che sottoscrivano un importo inferiore a euro 15.000,00 (pari a un minimo di n. 3 azioni, per un valore complessivo di euro 1.500,00). Anche in questo caso, le azioni non attribuiscono diritto di voto, ma riconoscono un dividendo minimo pari al 6% (sei per cento) annuo in presenza di utili.

I Soci Finanziatori di Categoria C partecipano a pieno titolo ai benefici economici della Cooperativa, godendo delle medesime tutele riconosciute agli altri Soci Finanziatori: prelazione nel rimborso del capitale, postergazione alle perdite, diritto di recesso dopo 60 mesi e diritto di co-vendita (tag along).

Exit Strategy

WeVéz ha previsto specifici strumenti di uscita volti a garantire la liquidabilità dell’investimento e la tutela dell’investitore nel medio termine. Le principali modalità di disinvestimento sono rappresentate da:

a) Recesso ad nutum decorso il termine minimo di 60 mesi

Trascorso il periodo minimo di detenzione di 60 (sessanta) mesi dalla data di iscrizione nel Libro Soci, il Socio Finanziatore ha diritto di recedere liberamente (ad nutum) dalla Cooperativa, mediante comunicazione scritta da inviarsi con preavviso di almeno 60 giorni.
Il rimborso avviene al valore nominale delle azioni sottoscritte (euro 500,00 ciascuna), maggiorato dei dividendi maturati e non ancora corrisposti, entro il termine di 90 giorni dall’approvazione del bilancio dell’esercizio in cui il recesso è stato esercitato.

Il diritto di recesso è garantito dall’art. 2526 c.c. e disciplinato dagli artt. 15 e ss. dello Statuto, che prevedono l’imputazione dei conferimenti dei Soci Finanziatori a una specifica sezione del patrimonio netto, destinata a garantire la separazione e la tracciabilità dei flussi finanziari legati a tali azioni.

Il recesso a 60 mesi rappresenta la forma di exit naturale coerente con la struttura mutualistica della Cooperativa, garantendo al socio finanziatore il recupero del capitale nominale e dei dividendi maturati, senza dipendere da un mercato secondario o da quotazioni speculative.

b) Clausola di co-vendita (Tag Along)

In caso di trasferimento o cessione della maggioranza delle Azioni dei Soci Finanziatori, ciascun socio, indipendentemente dalla categoria di appartenenza, ha diritto di aderire all’operazione e di vendere la propria partecipazione alle medesime condizioni economiche e contrattuali riconosciute al socio cedente di riferimento.
Tale clausola, disciplinata nel Regolamento, consente ai sottoscrittori di beneficiare di eventuali operazioni straordinarie di valorizzazione della Cooperativa, in coerenza con la normativa sul capitale cooperativo e con i principi mutualistici.

 

Proiezione del rendimento in ipotesi di recesso a 60 mesi per gli investitori di categoria C

A fini meramente illustrativi, si propone una proiezione economico-finanziaria del rendimento atteso per un investitore in Azioni di Categoria C (persone fisiche), sulla base dei parametri stabiliti dalla delibera assembleare:

  • Valore nominale per azione: €500,00
  • Numero minimo di azioni sottoscritte: n. 3
  • Capitale investito: €1.500,00
  • Durata dell’investimento: 60 mesi (5 anni)
  • Dividendo minimo garantito in presenza di utili: 6% annuo


Ipotizzando l’erogazione del dividendo minimo del 6% annuo sul valore nominale per tutta la durata del periodo (in presenza di utili), e il rimborso integrale del capitale nominale al termine dei 60 mesi, il rendimento complessivo risulterebbe il seguente:

Anno Capitale Investito (€) Dividendo annuo (€) Dividendi cumulati (€) Valore di rimborso finale (€) Valore complessivo (€)
11.500,0090,0090,00-1.590,00
21.500,0090,00180,00-1.680,00
31.500,0090,00270,00-1.770,00
41.500,0090,00360,00-1.860,00
51.500,0090,00450,001.500,001.950,00
Rendimento complessivo lordo (5 anni): €450,00 su €1.500,00 = +30,00%
Tale rendimento è da considerarsi prudenziale, in quanto basato sul solo dividendo minimo previsto. Eventuali utili superiori, distribuzioni straordinarie o valorizzazioni patrimoniali derivanti da operazioni di co-vendita (tag along) potrebbero determinare un incremento del rendimento effettivo.

I Benefici Ambientali

La configurazione di San Lazzaro consente di sostituire quote di energia da fonte fossile con produzione rinnovabile locale. L’impianto da 1 MWp è dimensionato per generare circa 1,5 GWh/anno, con un abbattimento stimato di 750 tonnellate di CO₂/anno, equivalente alla capacità di assorbimento di oltre 35.000 alberi. Questi risultati, già misurabili a livello di impianto pilota, rappresentano la base quantitativa da replicare nelle successive configurazioni.

La produzione e la condivisione di energia in prossimità riducono le perdite di rete e migliorano l’efficienza complessiva del sistema elettrico, contribuendo a contenere le emissioni indirette lungo la filiera. L’integrazione di sistemi di monitoraggio e smart metering abilita inoltre comportamenti di consumo più consapevoli, picchi più piatti e una domanda più elastica, con effetti positivi sia sulle emissioni sia sulla stabilità della rete nel medio periodo.

Su scala territoriale, la CER promuove qualità dell’aria migliore (assenza di combustione in sito e minori emissioni locali), incentiva l’uso efficiente delle risorse (autoproduzione e autoconsumo condiviso) e sostiene la resilienza urbana riducendo la dipendenza energetica esterna. La logica perimetrale della cabina primaria rende questi vantaggi scalabili: l’estensione del modello a nuovi comuni replica il medesimo schema tecnico-amministrativo, moltiplicando i benefici ambientali generati dal pilota.

Allineamento agli SDGs

  • SDG 7 – Energia pulita e accessibile: generazione rinnovabile condivisa e abbattimento delle bollette energetiche.
  • SDG 9 – Industria, innovazione e infrastrutture: infrastrutture energetiche digitalizzate e integrazione di tecnologie di misura intelligenti.
  • SDG 11 – Città e comunità sostenibili: produzione locale e comunitaria che rafforza la resilienza e il benessere dei territori.
  • SDG 12 – Consumo e produzione responsabili: ottimizzazione dei profili di carico e uso efficiente dell’energia attraverso dati e consapevolezza.
  • SDG 13 – Lotta al cambiamento climatico: riduzione misurabile delle emissioni di gas climalteranti tramite sostituzione di generazione fossile.
Questa impostazione consente di associare a ogni nuova configurazione indicatori ambientali chiari (energia rinnovabile prodotta, CO₂ evitata, miglioramento dell’efficienza) e di consolidare un percorso credibile di decarbonizzazione territoriale a partire dal pilota di San Lazzaro.

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